«Vieni. Medita questa verginità profonda, che dà nel contemplarla vertigini d'abisso!
Cosa è la povera verginità forzata della donna che nessun uomo ha sposato? Meno che nulla.
Cosa la verginità di quella che volle esser vergine per esser di Dio, ma sa esserlo solo nel corpo e non nello spirito, nel quale lascia entrare tanti estranei pensieri, e carezza e accetta carezze di umani pensieri? Comincia ad essere una larva di verginità. Ma ben poco ancora.
Cosa è la verginità di una claustrata che vive solo di Dio? Molto. Ma sempre non è perfetta verginità rispetto a quella della Madre mia.
Un coniugio vi è sempre stato, anche nel più santo. Quello di origine fra lo spirito e la Colpa. Quello che solo il Battesimo scioglie. Scioglie, ma, come di donna separata da morte dello sposo, non rende verginità totale quale era quella dei Primi avanti il Peccato.
Una cicatrice resta e duole, facendo ricordare di sé, ed è sempre pronta a rifiorire in piaga, come certi morbi che periodicamente i loro virus acutizzano.
Nella Vergine non vi è questo segno di disciolto coniugio con la Colpa. La sua anima appare bella e intatta come quando il Padre la pensò adunando in Lei tutte le grazie.
E' la Vergine. E' l'Unica. E' la Perfetta. E' la Completa. Pensata tale. Generata tale. Rimasta tale. Incoronata tale. Eternamente tale. E' la Vergine. E' l'abisso della intangibilità, della purezza, della grazia, che si perde nell'Abisso da cui è scaturito: in Dio, Intangibilità, Purezza, Grazia perfettissime.
Ecco la rivincita del Dio trino ed uno.
Contro alle creature profanate Egli alza questa Stella di perfezione.
Contro la curiosità malsana, questa Schiva, paga solo di amare Dio.
Contro la scienza del male, questa sublime Ignorante.
In Lei non è solo ignoranza dell'amore avvilito; non è solo ignoranza dell’'amore che Dio aveva dato agli uomini sposi. Ma più ancora. In Lei è l'ignoranza dei fomiti, eredità del Peccato.
In Lei vi è solo la sapienza gelida e incandescente dell'Amore divino. Fuoco che corazza di ghiaccio la carne, perché sia specchio trasparente all'altare dove un Dio si sposa con una Vergine, e non si avvilisce, perché la sua Perfezione abbraccia Quella che, come si conviene a sposa, è di solo un punto inferiore allo Sposo, a Lui soggetta perché Donna, ma senza macchia come Egli è». [...]
da: Maria Valtorta, L'Evangelo come mi è stato rivelato, 5. Nascita di Maria. La sua verginità nell'eterno pensiero del Padre, ed. CEV.