> E' più cristiano il "Natale consumistico" delle bancarelle che i pistololotti moralistici del mondo clericale - Blog - Biblioteca Neval 3

Vai ai contenuti

Menu principale:

> E' più cristiano il "Natale consumistico" delle bancarelle che i pistololotti moralistici del mondo clericale

Biblioteca Neval 3
Pubblicato da in Articoli di Antonio Socci ·
Tags: consumismo
    
   
Posted: 24 Dec 2016 09:06 AM PST



L’altroieri, nell’editoriale di “Avvenire”, giornale dei vescovi, Enzo Bianchi assicurava che i terroristi di Berlino non ce l’avevano con il Natale cristiano:

“A Berlino la calamita per l’ attentatore non è stato il Natale  in sé, ma la sua commercializzazione diffusa: non certo la celebrazione  del mistero cristiano dell’incarnazione, bensì la sua riduzione –  sovente lamentata anche dagli stessi cristiani – a gioioso mercato di  doni e di regali, di profitti e di buoni sentimenti a basso prezzo”.

Ma è proprio sicuro il Bianchi che i terroristi, pianificando la  strage, abbiano distinto (come fini intellettuali) il cosiddetto “Natale  consumistico” (da esecrare e colpire) dalla “celebrazione del mistero  cristiano dell’incarnazione” che invece loro rispetterebbero?

Ed è sensato fare una simile distinzione di fronte a un massacro tanto crudele e demenziale?

Peraltro è assurdo pensare che un semplice mercatino di Natale, con  normali bancarelle dove si comprano cosucce a pochi euro, possa essere  considerato un simbolo di consumismo.

Ma il tormentone clericale (e pure laico) contro i regali ci viene inflitto da tempo ed è ormai insopportabile il moralismo che ogni anno, sui giornali o nelle chiese, lancia invettive  contro il presunto “Natale consumistico”, di cui oltretutto – e  purtroppo – non si vede traccia, considerate la crisi e le ristrettezze  delle famiglie italiane. Magari avessimo un Natale consumistico.

Sarebbe se non altro una boccata d’aria per l’economia italiana (che vorrebbe dire più occupazione e benessere per tutti).

Voglio dire che per me è infinitamente più religioso il  cosiddetto “Natale consumistico” di certi editoriali di “Avvenire”. E’  più cristiano il Natale di coloro che in questi giorni si arrabattano,  con un po’ di allegria residua, a far regali ad amici e persone care, di  certe noiose prediche moralistiche e pauperiste che ci vengono  ammannite dai pulpiti.

Non è una boutade.

APOLOGIA DELLO “SCIALO”

Infatti l’idea stessa del “dono” coglie al cuore il  significato del Natale. Che non è affatto la festa di un astioso  moralismo, di un cupo rigorismo penitenziale, ma la celebrazione  del Grande Scialo divino, lo stupore per un (supermiliardario) Dio  folle di amore che dopo averci regalato tutto – il mondo, il cielo, le  stelle, il mare, la vita, l’esistenza, l’aria che respiriamo – ci fa il  regalo supremo: Se stesso. Si rovina per amore. Si rovina per noi.

Un grande Padre della Chiesa, s. Ireneo, scrisse: Cristo portò ogni novità (cioè ogni dono) portando se stesso”.
Natale è proprio la festa del Dono supremo: il dono della stessa divinità che Gesù fa agli uomini.

“Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio” dice un altro grande Padre, Sant’Atanasio di Alessandria.
E sentite san Tommaso d’Aquino: “L’unigenito  Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità,  assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei”.

E la cosa più incredibile è che questo infinito regalo, oltreché immeritato, è gratuito (come sono gratuiti il dono della vita e il mondo intero). Una follia che Gesù indicò come modello di vita e invito alla missione: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).

Dunque scialate in doni, almeno a Natale, come segni di amore, di  amicizia, di affetto. Regalate soprattutto voi stessi (o almeno un po’  del vostro tempo, del vostro impegno, della vostra vita).

E’ l’affare migliore che si possa fare: “Così vi farete un tesoro nei Cieli” (Lc 12,33), ci assicura il Gigante che attraversa le pagine del Vangelo.

IL VERO AFFARE

Un giorno, da giovane, sentii dire da un grande uomo di Dio, a una platea di ventenni: “sbrigatevi a donare la vostra vita, prima che il tempo ve la rubi, perché donandola non la perderete più”.

Eccheggiava il Maestro: chi vorrà salvare  la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa  mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il  mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà  dare in cambio della propria anima?” (Mt 16, 25-26).

Come sono belle le persone che sono state “prese”, folgorate da questo conquistatore di cuori, le persone che vivono così…

Non è per questo che ci commuove così tanto quel giovane ricco di Assisi che diventò il mendicante di Dio, san Francesco? Eppure fu “denunciato” dal padre proprio per la follia del suo scialo, perché stava sprecando in regali tutta la fortuna della sua famiglia. E  davanti alla (umanamente comprensibile) protesta del padre, lui gli  restituì pure i vestiti e, nudo, donò ciò che gli era rimasto: se  stesso, la sua fede e la sua letizia.

Ho la fortuna di essere amico di alcuni santi dei nostri tempi. Amici che hanno regalato la propria intera vita  andando in Africa a curare i lebbrosi (i bambini lebbrosi), ma anche  restando qua, donando la propria vita a chi ha bisogno di essere difeso  fin dal seno materno.

E conosco giovani che, crocifissi per anni su un letto o su una sedia a rotelle, donano silenziosamente se stessi, gli anni più belli della vita, al mondo intero, come preghiera e offerta per il bene di tutti.

Questi sono gli eroi. I loro sono i doni più grandi. Ma è eroico pure l’amore che i padri e le madri donano ai figli. Ed è eroico chi rischia la vita  e la salute nel proprio lavoro. Del resto anche il più piccolo dono  natalizio può essere il segno di un tesoro grande che si chiama amore.

ELOGIO DELLE LUMINARIE

Dunque è bella e commovente la tradizione dei doni natalizi che reca in sé (implicitamente tutti lo sanno) la gioia e lo stupore del grande dono di Dio che celebriamo.

Ci ricorda che tutte le cose importanti della vita ci sono state  donate. Perciò è così bello e così cristiano gioire pure per gli addobbi  e le luci, gli alberi, i presepi, i “babbinatale”, gli zampognari e  anche per la corsa ai regali e i negozi pieni. Perché no? Anche se non  ce lo diciamo è un modo per celebrare il Natale di Gesù. E’ un gioioso  affannarsi.

E sono certo che la Madre di Betlemme – che parteggia per noi come le mamme che stravedono per i figli – farà  in modo di “computare” questo nostro affanno natalizio per i regali,  come l’affanno dei pastori per portare coperte e caciotte alla grotta e come l’affanno dei Magi che arrivarono con i loro (appunto) doni.

La grotta di Betlemme (che vuol dire Casa del pane) è stata da subito  il luogo dei doni. Lì dove c’era quel Bambino è cominciata la civiltà del dono, che poi è la civiltà cristiana in cui la prosperità è fiorita. Ci sono storici che hanno dimostrato il nesso diretto fra le due cose: cristianesimo e prosperità.

Benedetto XVI, nella sua enciclica sociale “Caritas in veritate”, ha mostrato l’importanza economica e politica della “cultura del dono”.

UN VERO MAESTRO

Scrive: “Talvolta l’uomo moderno è erroneamente convinto di essere il solo autore di se stesso,  della sua vita e della società”. E’ una “presunzione” che è stata causa  di molti mali. Specie nel Novecento degli esperimenti sociali sulla  pelle dei popoli.

L’insufficienza di una visione solo produttivistica e utilitaristica dell’esistenza” è dimostrata anche dal fallimento delle tecnocrazie (sia quelle comuniste che quelle mercatiste).

Del resto possiamo constatare che se l’Italia in questi anni  ha resistito sotto i colpi di una crisi pesantissima, è solo perché  hanno tenuto le famiglie e il volontariato, le due tipiche istituzioni  del dono.
Benedetto XVI scrive ancora:
da un lato la logica del dono non esclude la giustizia e non si giustappone ad essa in un secondo momento e dall’esterno e, dall’altro, lo sviluppo economico, sociale e politico ha bisogno, se vuole essere autenticamente umano, di fare spazio al principio di gratuità come espressione di fraternità”.

Il papa suggeriva anche il legame fra dono e perdono: “la carità supera la giustizia e la completa nella logica del dono e del perdono”. E l’Italia avrebbe un immenso bisogno di per-dono. Cioè di ricominciare a sentirci ed essere un popolo.
.
Antonio Socci
Da “Libero”, 24 dicembre 2016




Articoli recenti
Nuvole
Politi Google PENSUERI A VOCE BASSA Umberto Benigni Melloni crollo del tetto di una chiesa Cina commissariamento Ordine di Malta consumismo Insediamento Trump fastfood creazionismo demonologia Pensiero a voce bassa 1002 seminari consustanziazione articolo 138 Robert Spaemann Gomez Davila Ministra dell'Istruzione Guido Landolina eutanasia Incontro 80 sindaci da tutto il mondo No cattolici statunitensi a Trump referendum Giudizio Particolare Scalfari Misericordia et misera Volto Santo Johm Israele promesse eresia ariana Amoris Radio Maria Expo L'Evangelo come mi è stato rivelato Cardinali Russia eretico pro-life italiano antidarwinismo Basta Bugie Italia Lo Straniero (in traumi modernismo Non praevalebunt! Twitter ecografia prenatale tragedia a Uyo silenzio della S. Sede doveri Transustanziazione Blondet Verginità di Maria modernisti Santo Sepolcro feto anima vittima darwinismo genocidio Santiago del Estero Claudio Pierantoni Giornata della pace Pontificato Bergoglio CONFERENZE E SANTE MESSE Consacrazione infallibilità e indeffettibilità della Chiesa assenza di Dio Difendiamo i nostri figli Marchino Paradiso Beata Giovanna Scopelli Strage di Viareggio Raul Castro in ricordo del viaggio in Italia Convegno Valtorta Aldo Maria Valli mons. Fellay Trump gender San GIuseppe Vaticano Musica Sacra teologia del processo e del divenire Preti sposati misericordia P. Giovanni Cavalcoli Papa Schneider Papa Bergoglio Mama Antula Pensieri a voce alta (in pillole) economia Presepe Ordine di Malta arrogante AVVISO IMPORTANTE limbo Valtorta indagato Sala sogno evoluzionismo messainlatino Don Giuseppe Berardino avvelenamento di massa perdono treni a vento video Stephen il sacro tugurio Dubia sesto dubia satanismo Giovanni Paolo II Madonna Medaglia miracolosa Mistica viareggina il reato di intralcio all'aborto Crisi del Dogma comunicazione non ostile assistenza umanitaria Świebodzin riforma della curia Islam moderato Convegno valtortiano 2016 Bergoglio scisma tradizionalisti Mattarella Vittorio Agnoletto Isis Concistoro Benedetta Frigerio assolvere il peccato di aborto Giobbe profezia luterani FB antimassoneria Santa Veronica Giuliani Scopelli il mercante d'armi I 4 Novissimi Pensieri a voce bassa guarigioni Family Day Costituzione La necessità della... Resistenza cinwue Dubia Fillon LGBT Papa Francesco effetto Paglia Buon Natale Cascioli Card. Sarah supplica John Major monachesimo rissa vaticana Renxit Creazione assassinio flat tax rivoluzione religiosa Don Ariel S. Levi di Gualdo Storia sociale della Chiesa Pontefice Palmaro Medjugorje Pensieri a voce alta Tosatti sofferenza dei bambini Mary Wagner proselitismo Rwanda voce Apparizione a Lourdes j'accuse GUERRA CIVILE FRA CATTOLICI Lefebvre morte di Fidel Castro terremotati Natale Risurrezione dei morti Lourdes Fumagalli Don Ariel domanda carmelitana Apocalisse comunismo Neo Modernismo Pensieri a voce alta (in pillole) articoli vari Basta Bugie Mistica Maria Valtorta rifugiati Padre Pio omosessualità Avvenire 80 anni sincretismo S. Antonio Abate strage di Berlino La sconfitta di Renzi riforma CONVEGNO iNTERNAZIONALE su Maria Valtorta Redenzione Dogma fare chiarezza Roberto De Mattei Valeria Fedeli Frezza fedeltà Toscana leggere Amoris laetitia Italicum Theologica raccolta firme x chiedere dimissioni varie elezioni la verità su Aleppo Pensieri a Voce Bassa apologetica riconteggio il cornoletame nuovo cristianesimo Germain Grisex diritti Sander Magister Sindone comunione ai divorziati risposati IMU Papa Benedetto XVI Camicia della Madonna interviste Card. Biffi Inferno convivenza Morte pro-life Maria Lund padre Lombardi Renzi Amoris Laetitia Porta Santa Rom intervista integrale al Card. Burke omosessuali globalizzazione Gesù sacramentato Don Zucchini aborto peccato gravissimo 25 novembre 2016 Immacolata Concezione Giuda Amoris Laetitia battesimo Card. Burke medaglia miracolosa Catechismo Maggiore di S. Pio X streghe Carlo Acutis Giappone Pillole Benedetto XVI Quo Vadis? Caritas scandalo sacerdoti omosessuali e conviventi aborto la Colonna dell'Immacolata Obama Pence miracoli Eye Pyramid Fraternità San Pio X dimissioni congelate Gandolfini Cattedrale di Pristina confessione Jean-François Lavére imparare la Lis correzione formale Cristo Re Dott.ssa Elisabetta Frezza Unità dei cristiani Conferenze valtortiane Finnis eresie Laetitia pillole) Suor Lucia di Fatima anno giubilare Pensieri Giubileo della Misericordia Wilders Newman alta! Atti di riparazione lettera dei quattro Cardinali Ratzinger SOSPESO A DIVINIS fondazione Maria Valtorta Stephen Austin Commiato all'Opera alluvioni Cuba cappella agli islamici la Beppina furto di ostie tsunami dittatore odio castigo di Dio condanna vescovo Robert W. McElroy Re Magi Concilio teoria strafalcioni Fedeli. profughi cremazione sbarackato Obama terremoti comunione a divorziati risposati sisma Omelie fenomeni Francia morte dei bambini Pensieri a Voce Alta Gender ibernazione Satana obiezione di coscienza infallibilità PENSIERI VOCE ALTA Bernadette Kosovo Gedeone leucemia Fidel Castro Beato Mayr-Nusser peccato originale Fedeli incendio intervista a Burke Spadaro Quaresima settimana di preghiera pensieri a voce alta droga articolo su Maria Valtorta ex-cathedra dubia prostituzione Cattedrale di Reggio Emilia Intervista Benedettini bellezza populismo latinoamericano Card. Raymond Burke lotta contro l'aborto valanga Brexit Guido Villa PENSIERI A VOCE ALTA Maria Valtorta lingue di vermi bufale La Croce di S. Benedetto pro gender Kasper febbre spirituale otto errori. Referendum DUBIA Purgatorio Gerusalemme Parlamento Card. Brandmuller peronismo nazionalcattolico protestanti massoneria verginità della Vergine a Socci gelo Fatima Lutero Aleppo Madonna della Ghiara religiosa Boff filatelica l'antilingua Clinton Limbo Polonia Argentina serate valtortiane disorientamento pastorale Pietro Bukavu Don Minutella liturgia antica
Torna ai contenuti | Torna al menu