Ricevo ed inoltro con molto piacere questo commento di Guido Landolina alla catechesi di p. Giovanni Cavalcoli:
"Liberare l'eretico dal demonio è il più difficile tra gli esorcismi"
In questi tempi di confusione fra Dottrina e… ‘pastorali’ di non facile interpretazione e di ricorrenti …’dubia’, vi sono alcune persone che mi hanno chiesto di potere essere meglio edotte per ‘discernere’ fra buona e cattiva informazione, fra buona e cattiva dottrina, fra buona e cattiva 'pastorale' che tanti sacerdoti di questi tempi purtroppo diffondono sempre più.
Il 'post' che ho appena letto sul profilo FB di Giovanna Busolini concernente il saggio del noto teologo e frate domenicano Padre Giovanni Cavalcoli (QUI) mi offre l'opportunità di fare - da 'uomo della strada' che tuttavia un poco 'mastica' queste problematiche - qualche considerazione 'a voce alta'.
Il problema oggi all'ordine del giorno - per chi abbia un minimo di informazione teologica sulle questioni di fede - è il duplice scivolamento di non poche gerarchie cattoliche verso il Luteranesimo e verso il Modernismo.
Scivolamento che sta portando passo-passo il Cattolicesimo verso una nuova Dottrina ormai chiamata 'Neo-cattolicesimo'.
Il Luteranesimo - detto da me qui in forma semplicistica - nega ad esempio i Dogmi ed anche la maggioranza dei Sacramenti, nega la Presenza di Gesù in Corpo e Sangue, Anima e Divinità (Transustanziazione) nell'Ostia Consacrata (Eucarestia), nega il valore di Sacrificio (incruento) della Santa Messa, nega il valore delle buone azioni: le cosiddette 'Opere', nega la venerazione della Madonna ed il culto dei Santi.
Nega inoltre il libero arbitrio, ritenendo infatti che se l'uomo si salva o non si salva non dipende dalla sua volontà ma unicamente dalla decisione arbitraria di Dio che lo stabilisce per ciascuno di noi a priori, per cui è inutile sforzarsi di non peccare (il famoso 'Pecca fortiter' sed crede fortius' di Martin Lutero), tanto è Dio che decide in merito alla salvezza di ognuno di noi, bastando comunque l'aver 'fede' senza le 'opere'.
Almeno però il Luteranesimo ammette la Divinità e Resurrezione di Gesù Cristo.
Il Modernismo - detto anche qui in estrema sintesi e forma semplice - non solo non ammette i Sacramenti ma considera parte della Rivelazione e dei Vangeli una raccolta di miti, a cominciare dal Peccato originale. Nega l'esistenza storica di Gesù, o quando non riesce a negarla presenta Gesù come un 'uomo' mitizzato, un uomo fatto 'dio' per la fede dei primi cristiani, oppure arriva a negare i suoi miracoli e la sua stessa Resurrezione, come ad esempio scritto dal famoso Card. Walter Kasper, 'Principe' della Chiesa oggi ai vertici della stessa, nella sua Opera 'Gesù il Cristo' (Ed. Queriniana, 2013).
Ho già affrontato a lungo queste tematiche nei miei libri ma anche più recentemente nei miei 'Pensieri a voce alta', per cui chi volesse saperne di più non ha che da cliccare QUI… e scegliere.
Ormai tutti i più informati sanno che è in atto uno scontro drammatico, ampiamente profetizzato da secoli, fra una 'piccola Chiesa resistente' ed una 'grande chiesa' che gode del plauso del 'mondo', in particolare di atei e agnostici.
La vera persecuzione dei cristiani pare non essere più – per ora - solo quella ‘usque ad sanguinem’ in atto ad esempio in alcuni paesi islamici a danno di coloro che a causa della loro Fede vengono uccisi e martirizzati, ma quella di cristiani della 'grande chiesa' contro cristiani della 'piccola chiesa' accusata - quest'ultima - di 'resistere' abbarbicata al mantenimento della bimillenaria Dottrina evangelica e Tradizione del Magistero cattolico, considerata ormai obsoleta.
In discussione qui è dunque la Dottrina stessa di Gesù non più considerata divina - e quindi immutabile proprio perché divina - ma 'umana' e pertanto soggetta alla evoluzione dei tempi, della storia, del pensiero e dei costumi.
E' per questo che ho particolarmente apprezzato il piccolo saggio dell'illustre teologo Padre Giovanni Cavalcoli OP, scritto fin dal settembre 2016 ma che è stato pubblicato solo il 30 gennaio scorso sulla rivista telematica cattolica «L'ISOLA DI PATMOS».
Sono trenta pagine, e a molti non servirà forse leggerle in quanto almeno in parte conosciute, ma le raccomando invece proprio per coloro che vorrebbero raccapezzarsi ed avere un 'binario' diritto e sicuro sul quale oggi regolarsi per comprendere meglio quello che sta succedendo.
Tutte spiegazioni interessanti, ma interessantissima - in questi tempi di eresia - la parte che (pagg. 16/19) fa l'Identikit, ai giorni nostri, della figura dell'Eretico nonché - a pagina 22 - la spiegazione delle ragioni per cui l'Eretico è pertinace ed ha difficoltà a pentirsi.
Inutile che spieghi chi è Giovanni Cavalcoli, molto conosciuto e apprezzato ma anche molto avversato, per ovvie ragioni, dai modernisti e dalla loro stampa oggi dominante, come si evince chiaramente dal tenore e qualità delle critiche quando affronta questi argomenti, tenore e critiche che talvolta faticano a non fare trasparire un certo livore acido, caratteristico appunto della 'mentalità eretica' come spiega acutamente Padre Cavalcoli nel suo Saggio, mentalità che si trasforma in disprezzo e 'aggressività' spesso senza entrare nel cuore del problema.
E' davvero un eminente teologo che ha scritto molto anche su Luteranesimo e Modernismo.
Uno dei suoi pregi è quello di sapere spiegare la teologia con profondità ma anche con grande semplicità, rendendola - specie a noi 'laici' - una cosa del tutto comprensibile e …accettabile.
Guido Landolina